GIORNALE DI BORDO
UN PO’ DI STORIA
Nell’ottobre del 1967 nasceva a Firenze il GIORNALE DI BORDO – mensile di storia, letteratura ed arte, un periodico che sotto la direzione di Alberto Maria Fortuna (allora dipendente della Libreria Antiquaria Gonnelli sotto la direzione di Aldo Gonnelli) raccoglieva testimonianze, memorie, documenti inediti sotto la forma del “giornale di bordo, dove si trascrivono quei dati, anche apparentemente irrilevanti che siano comunque degni di un cenno per la cronaca della navigazione…”
Tra i molteplici collaboratori compaiono nomi illustri di bibliofili, artisti, storici e rappresentanti di quella cultura del tempo che trovava nella pubblicazione cartacea uno strumento di diffusione e di avvicinamento al mondo delle arti e delle lettere, tra i quali Luigi M. Personé, Giuseppe Prezzolini, Bruno Migliorini, Oreste Macrì, Giulio Carlo Argan, Carlo Batocchi, Alessandro Parronchi, Luigi Pompilj, Carlo Lapucci, Enrico Terracini, Piero Bernardini, Sigfrido Bartolini, Pietro Annigoni.
Il periodico proseguì la sua attività in maniera continuativa fino alla fine degli anni’70 dopo di che ricomparve sporadicamente sotto altri editori per cessare poi nei primi anni del nuovo millennio.


GIORNALE DI BORDO,
IL “BLOG” DELLA LIBRERIA ANTIQUARIA GONNELLI – CASA D’ASTE
Nell’aprile del 2020, in piena pandemia da covid-19 mi ritrovo a sfogliare con maggiore attenzione tutti i numeri raccolti del Giornale di Bordo: avevo iniziato la lettura dal n.5 (anno III) del 1971 rileggendo ancora una volta l’articolo “l’ultimo dei mercanti antichi” scritto da A.M. Fortuna in occasione della morte di mio nonno Aldo Gonnelli. Appassionato da quelle parole di memoria storica e familiare ho cominciato a riguardarmi tutti i fascicoli, ammirandone la semplicità della cura tipografica e stupendomi della profondità di alcuni scritti.
L’interesse alla lettura cresce fino al fatidico “peccato che sia finita…quasi quasi ci penso io…” ed è così che in pochi giorni, fatte quelle poche ed essenziali telefonate ai miei fidati amici e collaboratori confido loro il mio progetto di dare uno spazio di approfondimento a quegli artisti, scuole, correnti, scoperte, approfondimenti che costituiscono quel mare di lavoro nel quale navighiamo ogni giorno.
Ed è così che si apre la stesura di un nostro giornale di bordo, dove scriveremo quello che nei nostri cataloghi non trova spazio per essere scritto e approfondito per rivolgersi a tutti coloro che desiderano lasciarsi affascinare da questo mare magnum di libri, manoscritti, autografi, stampe e disegni che abbiamo il privilegio di trattare nella continuità della storia della nostra attività. Questo giornale di bordo si aggiunge alla continuità di una memoria che passa anche da qui.
